La tecnologia trasforma il rifiuto da costo in risorsa
Di Carlo Pelanda
Mentre l’emergenza rifiuti è ancora in corso i lettori devono sapere che ci sono nuove tecnologie capaci di trasformare il rifiuto stesso da costo/problema in valore/opportunità. In qualche modo l’emergenza verrà risolta. Ma subito dopo le politiche per la gestione del rifiuto andranno riviste alla luce di un nuovo paradigma economico/tecnologico: il rifiuto non è un costo, ma una risorsa.
Avvertenza. Chi scrive è anche presidente di un’azienda (www.vuzeta.com) che costruisce sistemi capaci di trasformare qualsiasi materiale organico, tra cui i rifiuti, in combustibile sintetico con elevate sia efficienza economica sia efficacia ambientale. Pertanto in questa materia non sono un osservatore disinteressato. Ma proprio questa posizione mi permette di essere aggiornato sulle novità nel settore e poterne parlare con concretezza.
Da decenni
sono evolute centinaia di soluzioni tecnologiche trainate da due domande:
ridurre la massa dei rifiuti
e ricavarne un valore positivo per ridurne il costo di gestione.
La plastica è riciclabile, i rifiuti urbani vengono
immessi in sistemi per ricavarne energia, dai rifiuti agricoli si può ottenere
gas metano via fermentazione (digestori), ecc. Nel
presente le società evolute sono già strumentate per trattare il rifiuto e
valorizzarlo, evitando così di cumularne montagne in discariche passive e
contaminanti. Ma questa prima generazione di
tecnologie di riciclaggio/smaltimento ha risolto solo parzialmente il problema
perché la valorizzazione del rifiuto è incompleta ed i costi di trattamento
restano elevati. Infatti da qualche anno si è messa in
moto una seconda generazione tecnologica spinta da un fabbisogno combinato: (a)
serve più energia da fonti non petrolifere; (b) ridurre i costi della gestione
rifiuti; (c) aumentare gli standard di sicurezza ambientale (riduzione di
emissioni e inquinamento). Ora stanno emergendo decine di nuove tecnologie che
soddisfano una
o due delle domande dette sopra. Ma sta nascendo anche un
terza generazione di tecnologie che tenta una soluzione unica per tutti
i tre requisiti. Tra queste è avanguardia globale la bresciana Vuzeta che ha
realizzato un processo capace di forzare gli atomi di carbonio ed idrogeno a
ricombinarsi nella formula tipica degli idrocarburi. Con tale tecnologia è
possibile trasformare ogni materia organica in combustibile sintetico (mille
litri/ora il modello standard) e gas che, immessi in un generatore, producono
elettricità o energia motrice. Dai test Vuzeta è
emerso, per esempio, che da una tonnellata di plastica (pretrattata)
vengono fuori circa
PS Ehi
Esarcato,